Con l’augurio che ciascuno/a di noi riesca a trovarlo dove veramente è
LA MIA CORSA ALLA CAPANNA
Sono andato di corsa ad una capanna dove mi avevano detto che avrei trovato un bimbo, povero, avvolto in miseri panni. Vicino il papà e la mamma e tanti altri poveri e diseredati i cosiddetti “pastori”.
Ma con grande stupore dopo aver a lungo cercato ho trovato una capanna ma vuota con dentro nessuno, solo un bue e un asinello, la mangiatoia vuota e poche pecore che circolavano nei dintorni. Eppure è la notte della luce, quella che i romani avevano dedicato al dio sole.
Mi hanno informato male?
Mi precipito fuori e cerco notizie. E’ nato un bimbo, l’avete visto?
Molti fanno finta di non aver sentito e tirano dritto con le loro borse della spesa cariche di ogni ben di dio, altri scuotono la testa, qualcuno continua a camminare e mi dice “Ci sono bambini giù al porto” , “sono tanti” .
Mi precipito in quella direzione e man mano che il porto si avvicina vedo un via vai di giovani e ragazze che portano generi di prima necessità, coperte e teli termici.
E’ nato un bimbo? Ora c’è la risposta
“Ci sono tanti bimbi e sono nati dal mare”
Ci sono tanti Giuseppe che aspettano di salvare bimbi, ci sono tante Marie pronte ad accoglierli ci sono tanti ragazzi e ragazze con sguardi limpidi e ricchi di generosità che sentono esplode nel loro cuori l’alleluia e annunci di pace.
La capanna è qui. La notizia era vera, solo il posto era sbagliato.
Cristofaro Palonba
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