Lettera aperta del GRIDAS al Sindaco di Napoli e alla città
Questo ennesimo appello perché il GRIDAS non muoia soffocato dalla burocrazia e da rimpalli di responsabilità nasce dall’ennesima delusione nel vedere disattese ancora una volta le nostre speranze.
Ci avevamo creduto che nel tavolo tecnico convocato il 9 settembre che doveva vedere riuniti insieme membri del Comune e dell’A.C.E.R., si potesse una volta per tutte trovare una soluzione all’annosa vertenza che vede il GRIDAS imputato da più di dieci anni, reo di volersi ostinare a restare nel posto dove Felice Pignataro l’aveva fondato nel lontano 1981, per continuare la strada intrapresa con lui nel centro sociale di via Monte Rosa, difeso in tutti questi anni dalle mire di chi voleva farne altro.
Ci avevamo creduto che quella soluzione tanto invocata stesse finalmente per trovarsi e si uscisse dall’incubo di uno sfratto che ci pende sul capo da anni.
E invece no.
All’incontro, che peraltro era una riconvocazione del tavolo tecnico, visto che il precedente appuntamento del 6 agosto era saltato per l’assenza dell’A.C.E.R., ancora una volta l’A.C.E.R. non si è presentato.
E intanto si avvicina minacciosa la data del 26 ottobre, che dovrebbe essere l’ultima udienza prima della sentenza del processo civile, iniziato il giorno 11 maggio 2016 e protrattosi per una decina di udienze fino all’ultimo appuntamento del 20 maggio scorso, spostato per motivi inerenti alla pandemia al 26 ottobre prossimo.
Vero è che abbiamo ottenuto un nuovo appuntamento per il prossimo 28 settembre, ma temiamo che i tempi stretti, resi ancora più incerti dal particolare periodo a ridosso delle elezioni in cui ci troveremo, possano rendere molto poco sicuri i risultati che si potrebbero conseguire.
Riteniamo, pertanto, che, arrivate le cose a questo punto, l’unica possibilità che resta perché venga finalmente riconosciuta la valenza artistica e sociale dell’opera di Felice Pignataro sia una presa di posizione chiara e unilaterale da parte del Sindaco, che dichiari la sua precisa volontà di rivendicare il possesso dell’edificio da parte del Comune, dando a noi del GRIDAS la possibilità di presentarci all’udienza avendo in mano un atto amministrativo inequivocabile che ponga fine a questo processo.
Ricordiamo a tal proposito che il GRIDAS è stato dichiarato “Bene Comune” con delibera 51 dell’8 febbraio 2018 e che nella lettera del 30 gennaio 2019 (PG/2019/89193 del 30/01/2019), ripresa nel verbale della riunione dello scorso 8 febbraio 2019 (PG/2019/124612 dell’08/02/2019), si legge: “risulta acclarato che il polifunzionale di cui trattasi sia un’opera di urbanizzazione secondaria, da acquisire nella proprietà del Comune senza ulteriore indugio, per la quale non risulta dovuto alcunché, tanto meno il costo di costruzione, come richiesto dallo IACP”.
La presente proposta nasce dall’assemblea del GRIDAS riunitasi in data odierna, venerdì 11 settembre 2020, proprio per analizzare gli ultimi avvenimenti e verificare la disponibilità della rete di associazioni strette da sempre intorno al GRIDAS ad entrare in mobilitazione, per sostenere quello che è riconosciuto come patrimonio di tutti e che non può essere disperso per questioni burocratiche che niente hanno a che vedere con lo spirito di servizio con cui Felice lo aveva fondato e mantenuto in vita.
Per il GRIDAS,
Mirella La MagnaNapoli, 11 settembre 2020.
****************** GRIDAS – Gruppo risveglio dal sonnoCasa delle Culture “Nuvola Rossa”Via Monte Rosa 90/b, Ina Casa, Scampia, Napoliweb: http://www.felicepignataro.org/gridasemail: gridas@felicepignataro.org “Scampia Felix” il film sul Corteo di Carnevale di Scampia è disponibile su Openddb:http://www.scampiafelix.it IL GRIDAS NON SI TOCCA! SOSTIENI IL GRIDAS!http://www.felicepignataro.org/il-gridas-non-si-tocca
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