Il mio Dio è il Dio di Gesù ……pensieri da una intervista di Enzo Bianchi
Intervista si Antonio Gnoli da repubblica – Robinson di venerdì primo maggio
Che ne è di Dio nel momento più estremo e dove cercarlo oggi?
Dio! Spero di non scandalizzare: Dio è una parola insufficiente e anche ambigua, che si presta ad equivoci.
E’ strano sentirlo dire da te
Tutti parlano di Dio ma poi ognuno ha una propria immagine che spesso ne contraddice un’altra. Non credo ci sia lo stesso Dio per i credenti di tutte le religioni. Il mio ad esempio non è il Dio di tutti, ma il Dio di Gesù Cristo.
Hai spesso ribadito la centralità di Gesù. Perchè ai tuoi occhi è cosi importante?
Per noi cristiani Gesù ha spiegato e narrato Dio e ciò che non ha detto di Dio non va creduto.
Dovremmo parlare meno di Dio e più di Gesù Cristo
Chi vede Lui vede Dio e capisce che Dio è amore. Niente altro. Dove cercarlo mi chiedevi. Il cristianesimo ha una sola risposta: non si va verso Dio sostenuti dalla ricerca di un’idea, di una morale, ma nell’incontro di una persona , Gesù Cristo.
Ma è anche un’idea
Una concretissima idea che possiamo realizzare incontrandolo nell’umanità sopratutto nei poveri, nelle vittime della violenza e dell’oppressione, nei sofferenti, nei malati, nei bisognosi. Il nostro Dio non lo incontriamo nei templi, nelle liturgie, nelle ascesi: questi sono solo strumenti per comprendere ed esercitare l’amore che è il fine di tutta la vita umana.
Dovremmo ripensare lidea si bene comune. Ma in che modo, visto che la società è stata in questi ultimi decenni orientata a privilegiare il benessere individuale?
Più volte ho scritto e detto che la nozione di bene comune debba essere ripensata, rinnovata e soprattutto proposta culturalmente e politicamente. La nostra è una società malata di egoismo, preoccupata solo del proprio benessere senza gli altri e contro gli altri. Temo che alla “morte di Dio ” si sia aggiunta la” morte del prossimo”, così non sappiamo più dire “noi”, ma solo e sempre “io”.
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