COMUNICATO STAMPA PER IL 50° ANNIVERSARIO DELLA COMUNITA’
Verso la fine degli anni ’60 – sull’onda del Concilio Vaticano II, di uno straordinario ciclo di lotte operaie e studentesche, di un vasto movimento internazionalista a sostegno dell’eroica resistenza del popolo vietnamita e della “primavera” di Praga contro le aggressioni armate delle potenze imperiali degli USA e dell’URSS- si sviluppano in tutta Italia. nel mondo cattolico, gruppi spontanei, gruppi di base che, partendo da una critica radicale ad una Chiesa che, soprattutto nelle sue espressioni gerarchiche, resiste al rinnovamento conciliare e tende a conservare poteri, privilegi, collusioni con le classi dominanti economiche e politiche, sperimentano il passaggio, allontanandosi dai luoghi istituzionali del cattolicesimo, verso un’autonomia connotata dalla ricerca e dalla pratica di una fede che si incarna nella storia e incrocia le lotte di liberazione dei popoli e dell’umanità assetata di giustizia.
E’ di quel tempo la nascita del movimento delle comunità cristiane di base, scaturita anche da esperienze forti e radicali come l’Isolotto di Firenze guidato dal parroco Enzo Mazzi e S.Paolo fuori le Mura guidato dall’abate e padre conciliare Giovanni Franzoni. Anche nel napoletano, in molte zone della città e fuori di essa, fioriscono diverse esperienze comunitarie di base (via Caravaggio, Vomero, Ponticelli, Torre del Greco) e tra queste la Comunità del Cassano, dal nome dell’omonima via parallela il Corso Secondigliano e adiacente il Rione Berlingieri.
Quella del Cassano è una storia di radicamento di periferia nell’area nord di Napoli (Secondigliano, Mianella, Scampia) e ricca di iniziative, caratterizzate sia da un forte impegno per il rinnovamento ecclesiale e per la laicità della fede, in direzione non di un’altra Chiesa, ma di una Chiesa “altra”; sia da una testimonianza concreta nella storia, un impegno civile, politico, sociale, culturale fondato su due pilastri: il Vangelo e la Costituzione.
La comunità del Cassano, dopo 50 anni, vive ancora e prosegue il cammino nell’orizzonte di un cambiamento necessario del modello di sviluppo (anche per la salvaguardia dell’eco-sistema messo in grave pericolo dai profondi cambiamenti climatici) e nella prospettiva di un superamento delle religioni e del loro pesante fardello (dogmatismi, ritualità, gerarchie, poteri) verso nuove forme di spiritualità, amiche dell’umano e della natura, tese a demolire gli assoluti e a umanizzare il sacro.
Di questo ed altro si discuterà nell’Incontro organizzato dalla Comunità del Cassano sabato 8 e domenica 9 giugno nei locali della Parrocchia S.Francesco Caracciolo di Mianella, nei pressi di Piazza Capodichino.
La giornata di sabato si articolerà in tre momenti.
Nella mattinata, a partire dalle ore 10.00, un dibattito, moderato da Cristofaro Palomba della Comunità del Cassano, su: “Oltre questo Sistema, oltre le Religioni”.
Interverranno: il teologo Augusto Cavadi (Dalle Religioni alla Spiritualità); il padre gesuita Fabrizio Valletti (Comunità di fede e impegno nelle periferie dello spirito e della storia); Marcello Vigli di Controinformazione di Roma, tra i padri fondatori del movimento delle cdb (Comunità cristiane di base e la chiesa di Francesco). Due testimonianze sul cammino della Comunità saranno prodotte da Suor Teresa Devoto dell’Ordine del Sacro Cuore e da Mirella La Magna del Gridas di Scampia, fondato da Felice Pignataro.
Nel pomeriggio di sabato, a partire dalle ore 16.00, è prevista la presentazione del libro scritto dalla Comunità sui suoi 50 anni: “Dalle Religioni alla Spiritualità. Il cammino continua”. L’introduzione è affidata a Mirella D’Antonio che regolerà anche la discussione fatta essenzialmente di testimonianze di compagni e compagne di viaggio incrociati dalla Comunità nel corso di un cinquantennio.
C’è un terzo momento di festa e convivialità, a partire dalle ore 20.00, con al centro un programma di canti gospel : “Euphoria Gospel Choir”.
L’Incontro si concluderà domenica 9 giugno con lo svolgimento dell’Eucaristia presieduta dalle donne della Comunità .
Alla due giorni è prevista la partecipazione di delegazioni provenienti da altre località del Paese e di personalità della città di Napoli.
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