Inaugurazione del giardino della non violenza e dei cinque continenti
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“E’ importante sapere che le parole non muovono le montagne. Il lavoro, l’impegnativo lavoro muove le montagne” DANILO DOLCI
Mi è arrivata da Patrizia la foto di Largo Battaglia, prima della cura. E’ impressionante la trasformazione. Solo adesso riusciamo a percepire l’entità del lavoro svolto, a maggior ragione, considerando la penuria di mezzi disponibili.
E’ stato importante, perciò, malgrado una certa diffidenza nei confronti degli “eventi”, organizzare con “testarda determinazione” la manifestazione di sabato 11 maggio 2019.
Un lavoro di squadra dove ognuno ha dato il meglio di sé. Grazie, soprattutto, alla superconduzione di Fedele e il gruppo “Dignità e bellezza”, alle capacità comunicative di Patrizia nell’inseguire i vari ospiti , a Carlo per la sua presenza nella gestione territoriale e a Ciro, Dada, Amos , Enzino e Gennaro che hanno lavorato con intensità e continuità perché il “Giardino” potesse presentarsi in “splendida forma”.
Mentre la gente che affluiva numerosa e si attardava a fotografare il Murales e a leggere i cartelli della Mostra sui personaggi della nonviolenza, venivano diffuse le “canzoni” che hanno accompagnato i nostri incontri con i ragazzi delle scuole e, in particolare le note delle canzoni di Enzo Avitabile, ispiratore della nostra parola d’ordine “SIMME TUTT’UNO”, bloccato da impegni cinematografici, ma che ci teneva ad esserci. Non mancheranno occasioni!!
Con questa manifestazione, abbiamo voluto anche chiudere le attività di fine anno scolastico, al posto della consueta assemblea nella quale le classi presentano e socializzano i lavori svolti durante l’anno. La novità più importante inserita nel programma di quest’anno è stata l’animazione di favole relative ai diversi continenti. Perciò gli artefici della prima parte di questa iniziativa sono stati i ragazzi con le loro maestre . Raccolti attorno alle strutture realizzate dagli ospiti de “La gatta blu” , di volta in volta, i ragazzi con diverse metodologie e tanta creatività ci hanno deliziato con i loro racconti. Hanno cominciato i ragazzi della Scuola media “S.Pertini”: 1E, 2E, 3E con le docenti Amoresano Mariapia e Auletta Patrizia, la 2G con Molaro Angela. Hanno raccontato, passandosi il microfono, la favola europea “Il Tafano Innamorato”. Una favola inventata dai membri de “La Gatta Blu” e Annamaria , uno di loro, ci ha tenuto a ricordare che hanno voluto dedicarla a Lello Schisano, un fragile amico recentemente scomparso. Il microfono è passato poi agli alunni delle classi 2A e 2B, guidati dalle maestre De Mattia Anna, Verde Giuseppina e De Donato Maria, che si sono presentati con delle ali variopinte per raccontarci la favola americana del “Pipistrello vanitoso”. Molto significativa è stata la presenza, alla pari, nel gruppo di alcuni ragazzi “rom”. A tale proposito ci piace segnalare la presenza della D.S. Rosalba Rotondo che , attraverso i media, ha sollevato in modo accorato la necessità di dare una sistemazione alle famiglie rom allontanate dal campo di Giugliano, anche per recuperare alla frequenza scolastica 100 ragazzi della comunità. Sulla stessa aiuola si sono succeduti a raccontare la favola del Guatemala “Le piume del Quetzal”, i ragazzi di IV dei moduli D/E e F/G del Circolo”E.Montale” accompagnati dalla maestra Loredana Lapadula. Abbiamo intravisto tra la folla anche la D.S. Paola Carnevale. Hanno prodotto vari materiali inerenti la favola e fatto una ricerca sul Guatemala. Ci spostiamo di pochi metri nell’Aiuola dell’Africa. Ci aspettano i ragazzi dell’87 Circolo tra il piccolo stormo di colibrì costruiti da “la gatta blu” che sono i soggetti della bella favola africana che i ragazzi hanno sintetizzato nella frase, ben nota, ma sempre pregnante, “l’unione fa la forza”: un altro modo per dire “SIMME TUTT’UNO”! I ragazzi di un’altra classe dell’ 87° Circolo ci hanno accolto nei pressi di una fantastica struttura (ancora incompleta), nell’aiuola dell’Oceania, per rappresentare la favola “Bohra il canguro”. I ragazzi si sono esibiti, nella “danza del canguro” coinvolgendo anche alcuni spettatoti. A guidare gli alunni della V A e VB di questo circolo c’erano le maestre Giordano Paola, Castaldo Angela, D’Alfonso Veronica e la referente del Progetto Pangea, Maria Esposito.
E per l’Asia? Ho spiegato che la “Leggenda della Gru”, con la bella storia di Sadako, è ormai parte del bagaglio di conoscenze di tutte le classi che partecipano al Progetto. Abbiamo pensato di unire i due alberi simbolici della sopravvivenza allo scoppio delle bombe su Hiroshima e Nagasaki nel 1945, il Gingko biloba e il Kachi, con uno stormo di gru di carta colorate, come quelle inviate al Museo della Pace di Hiroshima.
Il secondo importante momento della manifestazione è stato l’inaugurazione dello splendido murales dei personaggi della nonviolenza sul muro di cinta dello stadio “Antonio Landieri”.
Hanno preso la parola Gianluca “raro”, Fabio “biodpi” (che era presente con la moglie), Gassim e Muhammed che per mesi hanno lavorato per consegnarci un’opera che è diventata il soggetto di tanti videomaker e fotografi, locali, di altre città italiane ed anche stranieri. Ma c’era anche Gaetano Picillo con famiglia che ha completato la “galleria” dei personaggi scelti dagli studenti di Scampia, riportando Don Lorenzo Milani e i suoi ragazzi sulla torretta che costeggia l’aiuola europea. E sarà proprio Don Milani l’ispiratore dell’intervento della Pastora valdese Thesie Mueller, intervenuta dopo che Ciro Calabrese a nome della rete Pangea, ha esposto in modo sintetico, ma con calore e incisività, l’itinerario che ha portato alla trasformazione di sei discariche nel “Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza” che abbiamo voluto donare alla città e alla cittadinanza. Simbolicamente è stata consegnata una pergamena, al Sindaco, Luigi de Magistris, alla Pastora valdese, che con l’otto per mille ha finanziato parte del Progetto, a Maria de Marco, consigliera dell’VIII Municipalità, a Monica Riccio, abitante del Palazzo che affaccia su Largo Battaglia. La “logica del dono” ha guidato il nostro lavoro, ci ha fatto superare tante difficoltà, ma che ci ha dato anche tanta gioia. Il dono è sempre gratuito, non necessariamente richiede un ritorno, ma sicuramente rappresenta quel sasso che lanciato in una pozza d’acqua genera onde che si espandono in tutte le direzioni.
La Pastora, accompagnata anche da Salvatore Cortini, Direttore del Centro “Casa Mia .Emilio Nitti” di Ponticelli, si è soffermata sulla “disubbidienza civile” che è necessaria e auspicabile, di fronte a norme violente e che rifiutano l’accoglienza. E si è complimentata del lavoro in rete (SIMME TUTT’UNO!) che è un’esperienza difficile da realizzare, come è successo in altri contesti. Ha preso poi la parola il Sindaco che dopo aver manifestato la gratitudine della città, per questo messaggio di una potenza straordinaria, ha voluto soffermarsi sul concetto di sicurezza.. Quando in nome di questa esigenza necessaria, si diffonde odio, rancore, discriminazione , allora si sta preparando lo Stato autoritario. E poi ha affermato che l’identità non si perde perché c’è il “meticciato”. Napoli è profondamente “meticcia” e perciò sarà sempre accogliente.
Ad accompagnare il Sindaco c’erano anche gli Assessori Raffaele del Giudice e Alessandra Clemente che hanno sempre mostrato una particolare attenzione per il nostro territorio.
Ma tra la folla abbiamo notato la presenza dei rappresentanti di tutte le associazioni, della comunità dei Gesuiti di Scampia, delle scuole superiori, ma anche Pio e Gigliola dell’Assoc.Marco Mascagna , Livio e Rosanna Miccoli, con una scuola media di Secondigliano accompagnata dalla Prof.ssa De Riccardis e tanti altri volti noti e di cittadini di cui non sapremmo dire il nome. Un gruppo di giovani del Galileo Ferraris, guidati dal docente Vincenzo Patriciello, hanno potuto registrare con telecamere tutte la fasi della manifestazione. Attendiamo che ci venga consegnato, dopo il montaggio, un video che proietteremo all’assemblea di inizio anno per la Presentazione del Progetto Pangea 2019/20.
Patrizia mi ha riferito di aver intercettato verso la conclusione della manifestazione l’assessore allo sport della Municipalità Michel di Prisco che ringraziamo per averci concesso la corrente per l’impianto, così come ringraziamo il dirigente dell’Asìa , Dr.Corbi, che ha reso Largo Battaglia idoneo ad accogliere questo importante evento.
Un suggestivo momento è stato quello della “piscina” che ha accolto la nave di carta con delle piccole sagome che rappresentavano le persone più care indicate dai presenti. La “piscina, voleva simulare il Mar Mediterraneo ,; ad un tratto le acque si sono agitate e la barca si è ribaltata, facendo cadere tutti quegli omini di carta sommergendoli. Il significato della simulazione era evidente. Nel minuto di silenzio che è seguito…io che non ho potuto osservare direttamente l’azione, defilato e nascosto dalla folla, ho percepito la commozione…attraverso gli occhi rossi e lucidi di alcune persone con cui ho incrociato il mio sguardo.
Il “sesto continente” cosi ha definito l’aiuola Mediterranea la giornalista Chiara Graziani che ci ha visitato, in settimana, durante i lavori preparazione, in un bell’articolo apparso sul quotidiano “Il Mattino”, lo abbiamo fortemente voluto inserire nel nostro “giardino”, spinti dal grande desiderio che possa presto riprendere il suo ruolo di interscambio culturale, di casa comune delle civiltà, ora che è stato trasformato in una fossa comune di migliaia di giovani che hanno trovato la morte per l’assenza di canali di ingresso legali e sicuri. In fondo SIMME TUTT’UNO!
E Chiara Graziani si è presentata verso la parte finale della manifestazione accompagnata dal Direttore dell’Osservatore Romano, Dr.Andrea Monda, con sua moglie Elvira, e il tassista napoletano Ciro Palladino che è apparso molto interessato alla situazione. Il Direttore ha parlato con molti soggetti importanti della rete e si è intrattenuto a discutere piacevolmente con la Pastora valdese. Quando si sono avvicinati anche i due giovani muralisti gambiani, di religione mussulmana, ho avvertito un brivido. Il “giardino” è diventato luogo anche di un incontro dal sapore interreligioso. Ancora una volta a dimostrare che SIMME TUTT’UNO!
Quando ho visionato il video realizzato dal Prof.Vincenzo di Falco del gruppo “Dignità e bellezza” ho potuto assaporare la bella intervista al Direttore Andrea Monda, che ha sottolineato l’importanza di “restare umani” e come “il giardino” rappresenti una spinta, un ponte verso la convivenza delle diversità. Nel linguaggio ebraico, nella Bibbia, il “giardino” è sinonimo di “paradiso”. E questo potrebbe essere una briciola di paradiso.
Ed ora? Non abbiamo nessuna intenzione di abbandonare l’esperienza. Dobbiamo rinnovare il protocollo di intesa col Comune, magari allargando la rete. Dobbiamo rinnovare le “manifestazioni d’interesse” delle scuole. Provare ad intercettare le gente del “palazzone” di cui non conosciamo le intenzioni. Il PROGETTO PANGEA CONTINUA.
Aldo Bifulco (Circolo la Gru per la rete Pangea”
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