25 APRILE
Sette fratelli come sette olmi, alti robusti come una piantata. I poeti non sanno i loro nomi, si sono chiusi a doppia mandata: sul loro cuore si ammucchia la polvere e ci vanno i pulcini a razzolare.
I libri di scuola si tappano le orecchie. Quei sette nomi scritti con il fuoco brucerebbero le paginette dove dormono imbalsamate le vecchie favolette approvate dal ministero. Ma tu mio popolo, tu che la polvere ti scuoti di dosso per camminare leggero, tu che nel cuore lasci entrare il vento e non temi che sbattano le imposte, piantali nel tuo cuore i loro nomi come sette olmi: Gelindo, Antenore, Aldo, Ovidio, Ferdinando, Agostino, Ettore? Nessuno avrà un più bel libro di storia, il tuo sangue sarà il loro poeta dalle vive parole, con te crescerà la loro leggenda come cresce una vigna d’Emilia aggrappata ai suoi olmi con i grappoli colmi di sole.(Gianni Rodari, 1955)
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