“overshoot day”
“Ieri era già l’overshoot day” sentiamo dire. Ma che significa? Esattamente cosa è successo?È quella data che segna il momento in cui l’umanità esaurisce il budget di risorse naturali per quell’anno. È – in altri termini – il giorno in cui gli esseri umani consumano più di quanto la Terra sia in grado di produrre. In inglese lo chiamato “overshoot day”: giorno del superamento.Facciamo un esempio per capire meglio.Se l’overshoot day cadesse il 31 dicembre, vorrebbe dire che in quell’anno l’umanità avrebbe consumato esattamente tante risorse quante il pianeta è in grado di produrre per quell’anno. Nel 2022 la giornata cade il 28 luglio, e vuol dire che da oggi al 31 dicembre tutte le risorse che utilizzeremo non saranno più “sostenibili” ma andremo in sovrasfruttamento. Stiamo praticamente cominciando a sfruttare le risorse del 2023!Storicamente questo trend è andato peggiorando con il passare del tempo: quello del 28 luglio è il nuovo record, dopo il 29 dell’anno precedente. Nel 1970 cadde il 29 dicembre, il 10 ottobre nel 1990 e il 6 agosto nel 2010. Cosa comporta questo? Le ormai note problematiche ambientali di cui si parla da anni: cambiamento climatico, perdita della biodiversità ed eventi meteo estremi, solo per dirne alcuni. Consideriamo poi una cosa: il 28 luglio è la data media a livello globale…ma l’Italia ha già raggiunto questa data il 15 maggio! Se tutti vivessero come noi italiani, a fine 2022 avremmo usato 2,8 Terre.È possibile posticipare la data? Sembra molto complicato invertire il trend – fatta eccezione per il 2020 che a causa della pandemia ha registrato l’Overshoot al 22 agosto – ma qualche soluzione esiste. Secondo le osservazioni della no-profit Global Footprint Network – quella che si occupa proprio del calcolo di questa data – se riuscissimo a dimezzare le emissioni di #CO2 lo sposteremmo di ben 93 giorni.
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