IL GRIDAS NON SI TOCCA
Come un fulmine a ciel sereno, mentre eravamo ancora presi dall’entusiasmo per il 40° Corteo di Carnevale di Scampia che ha riportato per le strade centinaia di persone a riappropriarsi degli spazi comuni e delle proprie vite dopo due anni di pandemia… è arrivata la sentenza del processo civile intentato dallo ex-IACP al Gridas: condannati! Il Giudice dichiara “l’occupazione senza titolo” da parte del GRIDAS del centro sociale e ne ordina “l’immediato rilascio” e il pagamento delle spese processuali e di vari oneri, per oltre 10.000 €! La lotta continua: #IlGridasNonSiTocca
ROBERTO SAVIANO
“Il sonno della ragione genera mostri”, titola una famosa opera di Francisco Goya. C’è un posto, a Napoli, che tiene la ragione al riparo dal sonno, e lo fa con i colori, con i suoni, accogliendo, preservando, salvando: il centro GRIDAS (GRuppo di RIsveglio DAl Sonno), a Scampia.Voluto dall’artista Felice Pignataro, il GRIDAS ha riqualificato uno spazio abbandonato a se stesso. Pignataro ha dato anni, sudore, picconate, risorse per renderlo non solo accessibile, ma un rifugio, un laboratorio, un cuore pulsante nel quale da quarant’anni si progettano eventi e corsi per bambini, giovani, professionisti, persone che abbiano voglia di essere coinvolte in una realtà felice, e che ogni anno regala al quartiere una splendida festa di Carnevale in cui, con i volti colorati e il cuore danzante, si fa politica insieme, si riflette su temi fondamentali per il tessuto sociale.Il GRIDAS, da quando è diventato un bene di inestimabile valore, è tornato appetibile: dal 2005, l’Istituto Autonomo Case Popolari (oggi ACER) rivendica la proprietà dei luoghi che aveva abbandonato al degrado. Il Tribunale di Napoli ha dichiarato “l’occupazione senza titolo” da parte del centro sociale, e ne ordina “l’immediato rilascio” e condanna il GRIDAS al pagamento delle spese processuali e di oneri per oltre 10mila euro. Sgomberare il Gridas, cancellare la sua storia, sarebbe un danno incalcolabile per Scampia e per Napoli. Prendiamoci cura del Gridas, ricordando le parole di Felice Pignataro: “Abusivo non è chi restituisce all’uso dei cittadini una struttura abbandonata da anni e ritenuta pericolosa per l’incolumità degli stessi, ma piuttosto il potere che per anni espropria i cittadini, per incuria, delle strutture che potrebbero migliorarne la vita”.
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