C’E’ IL RISCHIO CONCRETO DI ANDARE INCONTRO A UN MONDO MOLTO OSTILE
CARLO PETRINI
«Voi morirete di vecchiaia, noi di cambiamento climatico». Queste le parole scritte sul cartello di un giovane presente a una delle manifestazioni svoltesi per le strade di Glasgow durante la Cop26. Parole che risuonano tonanti leggendo le bozze di accordo sui negoziati che si susseguono. Sembra che gli impegni rappresentino il minimo indispensabile per limitare l’aumento della temperatura a 1.5 gradi. Non una disfatta, ma se ci si discosta dall’obiettivo, c’è il rischio concreto di andare incontro a un mondo molto ostile. I governi dovranno dunque fare fede a quanto scritto e iniziare a praticare il cambiamento. E nel fare ciò devono guardare ai giovani come loro esempio.
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