Un percorso di ascolto di ogni componente ecclesiale
Ho sognato il Sinodo dal primo momento in cui sono stato chiamato ad essere servo di questa Chiesa; l’ho pensato come necessario percorso di ascolto di ogni componente ecclesiale, di ogni battezzato, della città e delle città, nell’interezza e nella differenza delle esperienze, nell’accogliere e fare tesoro dei racconti di ogni donna e di ogni uomo, nell’essere pronto a lasciarmi provocare da ogni parola che faccia luce sulle gioie e i dolori, sui punti di forza e le fatiche della nostra Chiesa, per costruire insieme un futuro di nuova fraternità aperto a tutti gli uomini e le donne, giovani e meno giovani, credenti e non credenti, battezzati e uomini di buona volontà, soprattutto aperto agli scartati primo appuntamento di chiunque si riconosca nella via: “Avevo fame e mi avete dato da mangiare”. Il Sinodo è una sfida che riguarda ogni membro della comunità ecclesiale e che ci legherà ancor di più alla Chiesa universale e alla Chiesa italiana pronta tra qualche giorno ad aprire il suo Sinodo, che noi accogliamo come nostro e vivremo nel nostro, con la particolarità e la specificità che richiede l’incarnazione di ogni progetto pastorale nella vita di ogni Chiesa locale.
dal Decreto di indizione del Sinodo – don Mimmo Battaglia
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