Lettera di benvenuto al nuovo Vescovo di Napoli
Carissimo fratello Vescovo Don Mimmo Battaglia,
è con grande gioia che abbiamo accolto la notizia della tua venuta a Napoli.
Il tuo primo messaggio, con cui hai parlato all’anima di questa città, è stato come un vento fresco e ristoratore che subito ci ha fatto respirare meglio, aprendo i cuori alla speranza.
Nel momento in cui inizia il tuo impegno alla guida della diocesi di Napoli, noi membri di una piccola comunità la Comunità cristiana di base del Cassano, radicata nella periferia nord della città (Scampia, Secondigliano, Mianella), in cammino da più di 50 anni in un percorso di ricerca e di fede – sentiamo l’esigenza di rivolgerci a te con l’auspicio che il comune cammino in questa terra tormentata possa essere motivo di riscatto per tutti coloro che vivono in condizioni di marginalità.
In te riponiamo grande fiducia, certi che vorrai essere ‘vescovo di strada’, pronto a ‘sporcarsi le scarpe’ nelle periferie di questa città, in modo che le sue zone marginali possano diventare nuovi centri propulsivi per l’intera comunità. Così facendo, assumendo lo spirito del ‘viandante’ e camminando con gli altri e tra gli altri, entrerai nei luoghi del disagio e della sofferenza, ma conoscerai anche la gioia che promana dalle innumerevoli realtà associative di carattere civile, sociale, culturale (laiche e religiose) che rendono le nostre periferie, tristemente note per il loro degrado, luoghi unici di riscatto e promozione umana.
In questi anni abbiamo sognato una chiesa povera e per i poveri, mossi dalle istanze del Concilio e dal confronto vitale col messaggio di Gesù di Nazareth e con le esperienze di base di tanti credenti e vescovi dell’America latina, tra cui Don Pedro Casaldliga, da poco scomparso.
Purtroppo però, con profondo rammarico, si è dovuto constatare come questo sogno non abbia sempre trovato, nella nostra amata Chiesa, la forza per diventare realtà.
Oggi speriamo che, con l’aiuto del Signore e con te alla guida della chiesa napoletana, il sogno finalmente si trasformi in vita reale e storia vissuta, dando vita al progetto – tanto amato da papa Francesco – di una “chiesa in uscita” fuori dai confini degli spazi sacri, coraggiosa nel rivolgersi anche ai ‘potentati’ locali, per testimoniare con coerenza la forza del messaggio evangelico.
Qualche mese fa abbiamo inviato al tuo predecessore, Crescenzio Sepe, una lettera aperta (che qui alleghiamo), scritta insieme a molti gruppi di Napoli nord, per chiedere un impegno – alla luce della Laudato si’ – teso a salvare madre/terra, promuovendo il pieno sviluppo di una “ecologia integrale”. A tal riguardo, abbiamo riscontrato solo un’astratta solidarietà, ma non molto di più.
Siamo convinti che il messaggio profetico di papa Francesco – il quale guarda al pianeta nel suo insieme, considerando le profonde interazioni tra tutte le sue componenti, alle quali riconosce pari dignità – dovrebbe avere massima risonanza all’interno delle chiese locali, in modo da ispirare le linee portanti di un impegno pastorale ‘locale’, ma dal respiro ‘universale’.
In tal modo l’energia potente, che si effonde dalle parole di Francesco, potrà espandersi e moltiplicarsi, con un effetto dirompente, dando vita a progetti funzionali a garantire la sopravvivenza del pianeta, il cui degrado, come è facilmente riscontrabile, colpisce in primis le fasce più deboli della popolazione, rendendo del tutto intollerabili le loro condizioni di vita.
Se il Signore darà a tutti la fermezza e la lucidità per porci in tale prospettiva, allora avremo una chiesa ‘aperta’, ‘dialogante’ e ‘trasparente’, disposta a condividere la ricerca e il cammino di fede con ogni comunità credente.
Una chiesa dove si sviluppino veri rapporti di amore e di reciprocità, aperta a tutti gli uomini e le donne di
buona volontà, intenti a costruire insieme una città dal volto umano. A tal proposito, siamo certi che non mancheranno, da parte tua, gesti di ‘vicinanza’ a tutte le piccole realtà impegnate in questi problematici contesti, nello spirito di una fraterna comunione, orientata al perseguimento del bene comune.
Ti chiediamo, infine – mosso dall’energia rivoluzionaria del messaggio evangelico – di promuovere e sostenere ‘segni e azioni di pace’ in questa terra spesso divorata dall’odio, dalla camorra e dallo spirito di sopraffazione, in modo che un ‘vento nuovo’ possa soffiare sulla nostra amata Napoli.
In questo cammino – puoi esserne certo – ci troverai sempre al tuo fianco, come fratelli e compagni di viaggio.
Napoli, 01/02/2021
La comunità cristiana di base del Cassano di Napoli
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