Testo eucaristia del 23 novembre 2019
COMUNITA’ del CASSANO – Eucarestia del 23/Novembre/ 2019
IL SUSSURRO DEL MONDO
…E IL GRIDO DELL’AMAZZONIA!
Canto: (da ascoltare) ABBI CURA DI ME di Simone Cristicchi
Adesso chiudi dolcemente gli occhi e stammi ad ascoltare
Sono solo quattro accordi ed un pugno di parole
Più che perle di saggezza sono sassi di miniera
Che ho scavato a fondo a mani nude in una vita intera
Non cercare un senso a tutto, perché tutto ha senso
Anche in un chicco di grano si nasconde l’universo
Perché la natura è un libro di parole misteriose
Dove niente è più grande delle piccole cose
E’ il fiore tra l’asfalto, lo spettacolo del firmamento
E’ l’orchestra delle foglie che vibrano al vento
E’ la legna che brucia, che scalda e torna cenere
La vita è l’unico miracolo a cui non puoi non credere
Perché tutto è un miracolo, tutto quello che vedi
E non esiste un altro giorno che sia uguale a ieri
Tu allora vivilo adesso, come se fosse l’ultimo
E dai valore ad ogni singolo attimo
Ti immagini se cominciassimo a volare
Tra le montagne e il mare
Dimmi dove vorresti andare
Abbracciami se ho paura di cadere
Che siamo in equilibrio sulla parola insieme.
Abbi cura di me
Abbi cura di me
Il tempo ti cambia fuori, l’amore ti cambia dentro
Basta mettersi al fianco invece di stare al centro
L’amore è l’unica strada, è l’unico motore
E’ la scintilla divina che custodisci nel cuore
Tu non cercare la felicità, semmai proteggila
E’ solo luce che brilla sull’altra faccia di una lacrima
E’ una manciata di semi che lasci alle spalle
Come crisalidi che diventeranno farfalle
Ognuno combatte la propria battaglia
Tu arrenditi a tutto, non giudicare chi sbaglia
Perdona chi ti ha ferito, abbraccialo adesso
Perché l’impresa più grande è perdonare se stesso
Attraversa il tuo dolore, arrivaci fino in fondo
Anche se sarà pesante come sollevare il mondo
E ti accorgerai che il tunnel è soltanto un ponte
E ti basta solo un passo per andare oltre
Ti immagini se cominciassimo a volare
Tra le montagne e il mare
Dimmi dove vorresti andare
Abbracciami se avrai paura di cadere
Che nonostante tutto noi siamo ancora insieme
Abbi cura di me
Qualunque strada sceglierai, amore
Abbi cura di me
Abbi cura di me
Che tutto è così fragile
Adesso apri lentamente gli occhi e stammi vicino
Perché mi trema la voce come se fossi un bambino
Ma fino all’ultimo giorno in cui potrò respirare
Tu stringimi forte e non lasciarmi andare
Abbi cura di me
1) Sussurro
Antichi miti e pensatori contemporanei tra i più profondi, ci insegnano che l’essenza dell’uomo non si trova tanto nell’intelligenza, nella libertà o nella creatività, ma soprattutto nella capacità di prendersi cura della realtà. Questo saper prendersi cura è veramente il supporto reale della creatività, della libertà e dell’intelligenza. Nella cura troviamo l’ethos fondamentale dell’essere umano. Ciò significa che nella cura scopriamo i principi, i valori, e gli atteggiamenti che trasformano la vita in un vivere bene e le azioni in un retto agire. (L.Boff)
1)Lettura – Genesi 2, 8-9-15
Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l’uomo che aveva plasmato. Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare tra cui l’albero della vita in mezzo al giardino e l’albero della conoscenza del bene e del male.
…Il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino di Eden perché lo coltivasse e lo custodisse.
CANTO: L’acqua, la terra e il cielo
In Pricipio la Terra Dio creò una canzone lieve fai sentire
con monti i prati e i suoi color pioggia che scrosci fra le onde
e il profumo dei suoi fior e tu mare che infrangi le tue onde
che ogni giorno io rivedo intorno a me sugli scogli e sulla spiaggia
che osservo la terra respirar e orizzonti e lunghi viaggi fai sognar.
attraverso le piante e gli animal
che conoscere io dovrò per sentirmi Questa avventura….
di esser parte almeno un po’ Guarda il cielo che colori ha
e un gabbiano che in alto vola già
Questa avventura, queste scoperte quasi per mostrare che,
le voglio viver con te. ha imparato a viver la sua libertà
Guarda che incanto è questa natura che anch’io a tutti canterò
e noi siamo parte di lei se nei sogni farfalla diverrò
e anche te inviterò
Le mie mani in te immergerò a puntare il tuo dito verso il sol.
Fresca acqua che mentre corri via
tra i sassi del ruscello
2)Sussurro
Miliardi di anni fa , un’unica cellula casuale in grado di riprodursi da sola ha imparato a trasformare una sterile palla di gas tossico e di scorie vulcaniche in questo giardino abitato. E tutto quello che sperate, temete e amate è diventato possibile. (Powers)
3) Sussurro
E’ un miracolo la fotosintesi ; una prodezza di ingegneria chimica alla base dell’intera cattedrale della creazione. Tutto il clamore sulla Terra fruisce in modo opportunistico di quell’atto magico sbalorditivo. Il segreto della vita : le piante si nutrono di luce, aria e acqua e a sua volta l’energia immagazzinata crea tutte le cose (Powers)
4)Sussurro
Non ci sono individui nella foresta, né eventi separabili. L’uccello e l’albero su cui è posato sono una cosa sola. Un terzo o più del cibo che un grosso albero produce può sfamare molti organismi. Persino tipi diversi di alberi formano delle società. (Powers)
5) Sussurro
La Nazione delle Piante è regolata da una “costituzione” breve (otto articoli) che basandosi sui principi generali che regolano la convivenza delle piante, stabilisce delle norme che hanno come soggetto tutti gli esseri viventi. L’uomo, infatti, non è il centro dell’universo, ma solo una fra le tante milioni di specie che, popolano il pianeta, formando la comunità dei viventi. E’ questa comunità il soggetto della costituzione vegetale, non una singola specie o pochi gruppi di specie, ma tutta la vita nel suo insieme. Rispetto alle nostre costituzioni che pongono l’uomo al centro dell’intera realtà giuridica in conformità ad un antropocentrismo che riduce a cose tutto quanto non sia umano, le piante ci propongono una rivoluzione. (Stefano Mancuso)
2) Lettura – Isaia 55, 12-13
Voi dunque partirete con gioia , sarete condotti in pace.
I monti e i colli davanti a voi eromperanno in grida di gioia e tutti gli alberi dei campi batteranno le mani. Invece di spine cresceranno cipressi, invece di ortiche cresceranno mirti; ciò sarà a gloria del Signore, un segno eterno che non scomparirà.
CANTO: Io con voi
Io con voi mi trovo bene/ perché siete sinceri come me/
Io con voi sono felice / perché amate la pace come me.
Rit. Come alberi piantati lungo il fiume/ noi aspettiamo la nostra primavera/
come alberi piantati lungo il fiume/ daremo i nostri frutti.
Io con voi mi sento forte/ perché odiate la violenza come me/
Io con voi , darei la vita/ perché amate la vita come me.
Rit. Come alberi…
1) Grido dall’Amazzonia
La colonizzazione dell’Amazzonia comincia nel 1850 per sfruttare la gomma naturale: 150.000 braccianti i sereingueiros, vengono spediti nel cuore della foresta in regime di semischiavitù. A Manaus e Belemi i loro padroni non sanno come spendere il denaro accumulato dall’Europa, dove mandano a studiare i figli, arrivano marmi, vestiti e arredamento. (La Nuova Ecologia).
2) Grido
“Se scendesse un inviato dal cielo e mi garantisse che la mia morte sarà utile a rafforzare la nostra lotta, ne varrebbe la pena. Ma l’esperienza ci insegna il contrario. Quindi voglio vivere. Cerimonie pubbliche o funerali non salveranno l’Amazzonia” (Chico Mendes)
Il 22 dicembre 1988 Chico Mendes viene ucciso da sicari al soldo dei fazendeiros.
3) Grido
Edwin Chota, Jorge Rios Perez, Leoncio Quinticima Mendes e Francisco Pinedo lottavano per difendere l’Amazzonia. Rientravano a casa lo scorso primo settembre, nella comunità indigena AshaninKa , quando sono stati uccisi a colpi di fucile al confine tra Perù e Brasile , dove si sono imbattuti in un gruppo di persone, forse taglialegna o trafficanti di droga. (Francesco Loiacono)
4) Grido
A fine agosto in Brasile si contavano 42000 incendi, l’80% in più rispetto allo stesso periodo del 2018. Identica la sorte della foresta in Bolivia, Perù, Guyana. E mentre l’Amazzonia brucia, Jair Bolsonaro, il Presidente del Brasile lavora per liberare il paese dagli indigeni, ambientalisti e organismi governativi “scomodi” (La Nuova Ecologia)
3) Lettura . Lettera ai Romani 8, 22-23
Sappiamo infatti che tutta la creazione geme e soffre fino ad oggi, nelle doglie del parto; essa non è la sola , ma anche noi , che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l’adozione a figli, la redenzione del nostro corpo.
5) Grido
Dobbiamo avere la chiarezza che “casa comune”, è un concetto che deve essere applicato anche alla Chiesa. Quello che avviene ai fratelli e alle sorelle dell’Amazzonia ha a che vedere con tutte le chiese e comunità. Sappiamo che quello che avviene in Amazzonia avviene perché qui in Europa e nel nord del mondo ci sono gruppi che si arricchiscono con la morte dell’Amazzonia e dei popoli dell’Amazzonia. Quello che avviene in Amazzonia avviene anche in Africa, nella Siria, con il popolo Kurdo. (Maria Soave Buscemi)
…Mia nonna mi diceva sempre che noi, gente del Mediterraneo, siamo come gli alberi di ulivo…quando i romani, nel tempo in cui Gesù ha vissuto tra noi, passavano per le terre alla ricerca di alberi e legno per fare le molte croci del popolo crocifisso…tutti i nostri ulivi si sono stortati!
4) Lettura. Marco 14, 32-41
Giunsero intanto ad un podere chiamato Getsemani, ed egli disse ai suoi discepoli: “Sedetevi qui mentre prego”. Prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e cominciò a sentire paura e angoscia. Gesù disse loro: “La mia anima è triste fino alla morte. Restate qui e vegliate”. Poi, andando un po’ innanzi, si gettò a terra e pregava che, se fosse possibile, passasse da lui quell’ora. E diceva :”Abbà. Padre!. Tutto è possibile a te, allontana da me questo calice!. Però non ciò che io voglio, ma ciò che vuoi tu”. Tornato indietro li trovò addormentati e disse a Pietro “Simone, dormi?” Non sei riuscito a vegliare un’ora sola? “Vegliate e pregate per non entrare in tentazione; lo Spirito è pronto, ma la carne è debole.” Allontanatosi di nuovo, pregava dicendo le medesime parole. “Ritornato li trovò addormentati, perché i loro occhi si erano appesantiti, e non sapevano cosa rispondergli”.
Se siamo ancora svegli…è giunto il momento di pregare con Lui, con le parole che ci ha insegnato….Padre nostro…
Scambiamoci un segno di pace e fratellanza.
Pacificati e affratellati disponiamoci ad ascoltare le parole di Luca Mercalli.
“… La biosfera non è soltanto riducibile a una questione di flussi di energia e di materia, di equilibri dinamici , di numerosità e competizione di specie, di mezzo di sostentamento della nostra esistenza. La bio-geosfera è forse prima di tutto bellezza. Difficile pensare di essere spettatori felici in un mondo sterile e immobile, come su un pianeta senza vita. Il nostro fugace passaggio su questa terra è forse finalizzato anche alla contemplazione della meraviglia che si dipana sotto i nostri occhi, da quelle incredibili combinazioni che le nuvole, la luce, il vento , la neve, i ghiacci, le stagioni, le montagne, gli oceani, le foglie, le erbe, i funghi, gli insetti, gli animali, i pesci, gli uccelli ci regalano allorchè riusciamo a distogliere per un attimo lo sguardo dagli ambienti artefatti delle città. E l’emozione è ancora più forte quando pensiamo che ciò avviene da centinaia di milioni di anni, ben prima della nostra comparsa.
T. Con questi sussurri, grida, emozioni che affastellano le nostre menti e i nostri cuori, (ognuno se vuole può aggiungerne qualche altro)… seduti attorno a questo tavolo imbandito ripetiamo i gesti e le parole che accompagnarono l’ultima cena che Gesù fece con gli Apostoli. Egli prese del pane, (frutto della terra e del nostro lavoro) lo spezzò e lo distribuì dicendo “Prendete e mangiate questo è il mio corpo che è dato per voi, fate questo in memoria di me! “ Poi prese il calice con il vino (frutto della terra e del nostro lavoro) e disse .”Prendete e bevetene tutti, questo calice è il nuovo patto nel mio sangue, che è versato per voi”!
Distribuiamo il pane e il vino.
5) Lettura. Pietro 2- 3,13
E poi, secondo la sua promessa, noi aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova, nei quali avrà stabile dimora la giustizia.
6) Ultimo sussurro
Oggi non lavoro
Oggi non mi vesto
Resto nudo e manifesto contro l’odore putrido
Di chi distrugge la Terra.
Contro i Re impazziti e le streghe cattive
Contro le facce tristi di chi non
Crede più alle Favole. (Erriquez di Bandabardo)
CANTO: Il Cantico delle Creature (A.Branduardi -2000)
A te solo Buon signore Si laudato per Frate Foco
Si confanno gloria e onore Che ci illumini la notte
A Te ogni laude et benedizione Ed è bello, giocondo
A Te solo si confanno E robusto e forte
Che l’altissimo Tu sei Si laudato mio Signore
E null’omo degno è Per la nostra Madre Terra
Te mentovare Ella è che ci sostenta
Si laudato mio Signore E ci governa
Con le Tue creature Si laudato mio Signore
Specialmente Frate Sole Vari frutti lei produce
E la sua luce…………………………………….. Molti fiori coloriti
Tu ci illumini di lui E verde l’erba
Che bellezza e splendore Si laudato per coloro
Di Te Altissimo Signore Che perdonano per il tuo amore
Porta il segno Sopportando l’infermità
Si laudato mio Signore E tribolazione
Per sorelle Luna e Stelle E beati sian coloro
Che Tu in cielo le hai formate Che cammineranno in pace
Chiare e belle Che da Te buon Signore
Si laudato per Frate Vento Avran corona
Aria, nuvole e mal tempo Si laudato mio Signore
Cha alle Tue creature dan sostentamento Per la Morte Corporale
Si laudato mio Signore Che da lei nessun che vive
Per sorella nostra Acqua Può scappare
Ella è casta, molto utile E beati saran quelli nella Tua volontà
E preziosa che Sorella Morte non gli farà male.
E anche oggi questi alberi battono le mani per ricordarci la testimonianza di questi nostri fratelli e sorelle che ci sono vicini nella dura lotta che richiede questo momento storico
IL NOCE DI BENEDETTO IL LECCIO DI GAETANO LA ROSA DI ESTER
LA YUCCA DI LARA IL LIRIODENDRON DI L’AGRIFOGLIO DI GENNARO DANIELE LEONAR
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