ORDINI DEL GIORNO A CONCLUSIONE DEI LAVORI DEL CONVEGNO PER IL 50° ANNIV. DELLA COMUNITA’ DEL CASSANO, SUI MIRANTI E SUI ROM
La Comunità cristiana di base del Cassano di Napoli riunita in assemblea a Napoli per il suo 50° anniversario nei giorni 8 e 9 giugno 2019 in un convegno dal titolo “ Oltre questo sistema, oltre le religioni….il cammino continua”a conclusione dei lavori dedicati al tema della testimonianza di fede nella società di oggi e al superamento di questo sistema di ingiustizia, alla luce del messaggio di amore e di fratellanza Gesù di Nazareth, e alla luce degli eventi drammatici che stanno segnando la vita del nostro paese e del nostro continente per quanto concerne il rapporto con i poveri ed i migranti, non può lasciare questo convegno senza aver espresso la sua profonda indignazione per come il nostro paese e la “fortezza Europa” sta affrontando i temi dell’immigrazione.Il nostro paese, da sempre patria accogliente e solidale per le sue tradizioni cristiane, oggi, in aperto contrasto con il messaggio evangelico che individua nel povero e nel migrante la figura stessa del Cristo, lascia alla deriva centinaia di migranti nel mar Mediterraneo, chiude i porti e i centri di accoglienza creando profonde sofferenze a centinaia di uomini donne e bambini costretti ad una vita da irregolari braccati. Questa assemblea è indignatata per il fatto che, di fronte a continui naufragi con decine di morti, e di fronte a sbarchi di migranti sulle nostre coste, ci venga nascosta costantemente la verità, anzi vengono palesamente contraffatti i numeri, facendoci credere che che dall’inizio dell’anno ci siano stati solo 2 morti.Dal 2014 ad oggi più di 16.000 migranti hanno lasciato la vita nel mar Mediterraneo, e dall’inizio dell’anno i morti sono stati più di 400.Il vento dei nazionalismi e dei populismi, che soffia forte nel nostro paese e in tutta Europa, sta alimentando il fuoco dell’intolleranza e del razzismo e sta facendo crescere, senza motivi reali, la paura per il “diverso”, accusato di crimini che non ha in alcun modo commesso.Nel mondo globalizzato le transazioni finanziarie, denaro, merci e armi circolano in totale libertà, cosa che non è assicurataad uomini e donne che per necessità lasciano il loro paese.Tutto ciò è disumano: non è ammissibile che le nazioni più ricche della terra, che da sempre sfruttano i popoli dell’Africa, creando le condizioni per il sorgere di conflitti che insanguinano da decenni sia il continente africano sia il Medio Oriente, oggi chiudano le loro porte a tanta sofferenza.Diciamo bastaalla segregazione di migliaia di disperati in Libia che – priva di uno stato di diritto e in una situazione di guerra civile, non è assolutamente un porto sicuro – per cui ogni respingimento verso quel territorio equivale, spesso, ad una condanna a morte. Diciamo basta ad ogni delegittimazione delle ONG che tante vite hanno salvato e che vengono strumentalmente criminalizzate..Ci rivolgiamo con forzaalla comunità dei credenti e ai loro pastori perché vivano con coerenza la loro fede, respingendo, come contrario al messaggio evangelico, ogni atteggiamento di discriminazione e di razzismo e si adoperino per predisporre, nei limiti delle loro disponibilità, forme di accoglienza degne di questo nome.Chiediamo al parlamento italiano ed europeo di respingere con determinazione le derive xenofobe e razziste che stanno emergendo nel nostro paese e nel nostro continente, allorché governanti senza scrupoli e mossi unicamente da brama di potere spargono il seme della paura e dell’intolleranza, riversando sui migranti le responsabilità di una crisi economica e finanziaria che ha tutt’altre origini.Rivendichiamo politiche umanitarie che tengano in considerazione non solo i profughi di guerra, ma anche quelli economici ed ambientali, frutto perverso del nostro modello di sviluppo e di uno stile di vita da cui dipendono gli attuali sconvolgimenti climatici.Auspichiamo come soluzione prioritaria la creazione di ulteriori corridoi umanitari che permettano ai migranti di raggiungere in sicurezza il nostro paese e l’Europa, in modo da evitare loro anni di profonda sofferenza e rischi concreti di morte, prendendo a modello le esperienze già in atto che hanno dimostrato tutta la loro validità.Ci impegniamo,lasciando questo convegno dedicato alla ricerca di una nuova spiritualità che vede al centro i il messaggio evangelico, a far sì che la nostra piccola comunità e quanti al suo fianco operano, ad agire ogni giorno per favorire e praticare azioni di accoglienza e annunciare, con fiducia, il messaggio liberante di Gesù, che si è identificato con i poveri e i migranti, nella profonda convinzione che i veri crocifissi della storia siano loro e non quelli affissi alle pareti di tante istituzioni religiose e laiche come meri simulacri senza vita, nè tantomeno quelli sbandierati e baciati strumentalmente in campagna elettorale.Napoli 8 e 9 giugno 2019 ORDINE DEL GIORNO PER I ROM DI GIUGLIANOLA COMUNITA’ CRISTIANA DI BASE DEL CASSANO DI NAPOLI, RIUNITA A MIANELLA INSIEME A RAPPRESENTANTI DELLE COMUNITA’ DI BASE PROVENIENTI DA TUTTA ITALIA , INSIEME A RAPPRESENTANTI DI ASSOCIAZIONI E GRUPPI DI NAPOLI E DI SCAMPIA, AL TERMINE DEL CONVEGNO TENUTO A MIANELLA PER RICORDARE I SUOI 50 ANNI DI RICERCA E PRESENZA SUL TERRITORIO, AL TERMINE DEL SUO INCONTRO HA APPROVATO UN ORDINE DEL GIORNO CHE :FA PROPRIO L’ACCORATO APPELLO CHE ALEX ZANOTELLI LANCIA ALLE ALLE ISTITUZIONI NAZIONALI, REGIONALI E COMUNALI E DELLA PREFETTURA, PERCHE’ FINISCA QUESTO ASSORDANTE E ANGOSCIANTE SILENZIO CHE LASCIA NELL’ ABBANDONO 450 ROM BOSNIEACI DI GIUGLIANO, CHE DA OLTRE UN MESE VIVONO COME ANIMALI SENZA ACQUA IN STATO DI PROFONDO ABBANDONO.BASTA CON GLI SLOGAN “PRIMA GLI ITALIANI” QUESTI ROM SONO IN GRAN PARTE “GIUGLIANESI” OSSIA ITALIANI ED HANNO GLI STESSI DIRITTI DI TUTTI GLI ALTRI CITTADINI, MA ANCHE PER QUELLI CHE NON LO SONO NON POSSIAMO CHE ELEVARE LA NOSTRA VIBRANTE PROTESTA CHE SI UNISCE A QUELLA DI ALEX ZANOTELLI PERCHE’ OGNI UOMO VENGA TRATTATO CON DIGNITA’ ED UMANITA’ DALLE ISTITUZIONI DI QUESTO PAESEROM DI GIUGLIANO: CONTINUA LA VIA CRUCISLa situazione dei 450 rom bosniaci di Giugliano, cacciati il 10 maggio dal campo a Madonna del Pantano e rifugiatisi in un terreno abbandonato in via Rufariello, sta diventando sempre più disperato. Da un mese queste famiglie rom vivono senza acqua, nonostante tutti gli appelli fatti al Comune, alla Regione , alla Protezione Civile e alla Croce rossa. Nessuno si è mosso. E come conseguenza si è sviluppato una epidemia di pidocchi. La pediculosi è il minimo che possa capitare a queste famiglie! Ma è mai possibile che in un paese civile come l’Italia, le bestie siano trattate meglio delle persone? Non dimentichiamo che questi rom sono cittadini giuglianesi, regolarmente iscritti all’anagrafe, di cui parecchi hanno la cittadinanza italiana. Non è accettabile una situazione del genere né da parte del Governo, né della Regione campana né del Comune di Giugliano né tantomeno della Procura di Napoli. Ma chi governa si preoccupa solo di sgomberarli?È grave questo silenzio delle istituzioni.p. Alex Zanotelli a nome del Comitato Campano con i romNapoli , 8 giugno 2019
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