LETTERA AL FANTASMA DI PRIMO LEVI
27 gennaio
Giornata dell’Amnesia:
LETTERA AL FANTASMA DI PRIMO LEVI
Vittorio Arrigoni – 27 gennaio 2007
“Primo Levi credimi, il giorno della memoria ha figliato
più amnesici che memori.”
“Forse, quanto è avvenuto non si può comprendere, anzi, non si deve comprendere, perché comprendere è quasi giustificare”(Primo Levi)
Primo Levi,
ascoltami, io non riesco a comprendere,
quindi non giustifico.
Non riesco a comprendere come Israele tuteli la sua sicurezza
uccidendo (l’altro ieri) Mahran Zakariyya Abu Al Maseer, diciassettenne,
mentre era alla ricerca di un lavoro.
Come pretenda di difendere i suoi civili
impedendo ad un padre di famiglia palestinese malato di cancro
di raggiungere l’ospedale per le cure necessarie invece di morire dinnanzi ad un checkpoint (giovedì scorso)
oppure sparando in testa ad un fedele in preghiera in una moschea (venerdì scorso)
o gambizzando un contadino che coltiva la sua terra (sempre venerdì scorso)
o ferendo due ragazzini e bloccando le ambulanze in soccorso (sabato scorso)
o ancora lasciando morire i prigionieri politici palestinesi infermi nelle sue illegali prigioni. (mercoledì scorso)
Non riesco a comprendere come Israele faccia valere
il diritto alla sua esistenza
sparando sulla nuca una bambina che sta andando a comprare dei dolci.
Ma più di tutto,
Levi,
non capisco come Israele impugni la tragedia del suo Olocausto
come strategia ritorsiva contro chi critica e denuncia
il razzismo, la confisca delle terra, la negazione dei diritti umani
e ogni crimine di guerra compiuto contro la popolazione palestinese.
MAI PIU’:
Il senso della Shoah.
Non
MAI PIU’ a me…
MAI PIU’ a nessuno.
Primo Levi credimi il giorno della memoria ha figliato
più amnesici che memori.
Mai più campi di concentramento,
che siano essi a Guantanamo o ad Abu Ghraib,
Mai più comignoli che fumano cadaveri bruciati
come i cadaveri carbonizzati del migliaio di libanesi morti sotto le bombe a grappolo israeliane.
Mai più al ghetto di Varsavia
e accidenti, il muro dell’apartheid più il furto delle entrate fiscali riduce la Palestina proprio a quella condizione.
Quantitativamente, l’Olocausto degli ebrei non è paragonabile alla lenta ma progressiva eliminazione dei palestinesi.
Ma la qualità di talune efferatezze,
assume raccapriccianti convergenze con i metodi di sterminio nazisti.
La stella gialla appare sempre più simile ad una mezzaluna rossa.”
“Non gridate più
Cessate d’uccidere i morti,
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