EUCARISTIA DI NATALE
Che serata… stasera. Ci siamo stretti intorno ad un bambino nato povero da una ragazza palestinese e da un papà falegname. Un bambino che porterà un messaggio che cambierà il corso della storia degli uomini e delle donne.
Un bambino che diventerà pietra di inciampo per gli uomini di ogni tempo.
Un bambino che nella sua debolezza è fortissimo.
Non porta un messaggio sdolcinato e facile ma ci dona discorsi duri e difficili da digerire.
Il Natale è appunto questo “la nascita fra noi di un messaggio “nuovo”, non convenzionale, scomodo e per molti insopportabile”.
Con la sua presenza ci manifesta una “nuova immagine di Dio” “chi vede me vede il Padre”
Ci racconta di un Padre buono ed accogliente che sa abbracciare anche i figli lontani.
Ci dimostra con la vita che l’amore per i malati, gli storpi, e quanti soffrono è la sua prima preoccupazione
Ci dice che quanto noi facciamo per carcerati, malati, stranieri lo abbiamo fatto a lui.
Ci insegna che per onorare quest o Dio non bisogna andare a Gerusalemme o a Gorazin ma lo si può onorare dappertutto.
Ci ammonisce di vivere questa esperienza in povertà e senza alcun potere.
Eucaristia di Natale “Ubuntu”
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