REPORT Junus e Pangea
“L’amore incondizionato è l’energia che muove tutto l’universo. L’amore incondizionato è quell’amore che non pone nessuna condizione per essere vissuto. Né condizione di parentela, di razza, di religione, di ideologia, e di lavoro. Ama per amare. Si dà all’energia universale che crea relazioni, genera legami, è alla base della comunione.” LEONARDO BOFF
Scusate, non voglio ammorbare le vostre vacanze con continui report (anche se la convulsa estate di Scampia va raccontata), ma non posso tacere sulla vicenda che ha colpito Junus, il giovane ghanese di cui parlava Ciro nella sua lettera inviata alla rete Pangea.
Trascrivo il suo messaggio vocale (Junus non sa scrivere!) di giovedì scorso:
“ Buongiorno…Babà…….ieri…mia sorella….mia sorella morta….eh..eh…ieri una telefonata…mia sorella morta…..” Poi un lungo respiro, forse qualche lacrima.
Proprio in questo periodo in cui l’atmosfera è sempre più soffocante (e non parlo della calura estiva!) occorre imparare a rapportarsi con le “persone” e la loro storia. Non possiamo “scansare” chi, anche se casualmente, incontriamo sulla nostra strada. E mi viene in mente la parabola del samaritano. Junus, con la perdita della sorella, pare sia rimasto completamente solo, non avendo mai conosciuto i genitori. Non sappiamo altro, ciò malgrado, alcuni di noi dopo un primo consulto, hanno espresso l’intenzione di verificare le modalità più opportune per dargli una mano.
E sabato è venuto a Largo Battaglia, dove credo si sia sentito accolto, fornendo il solito contributo lavorativo, in termini di quantità e qualità assolutamente superiore alla norma.
Ha trovato il “Giardino dei cinque continenti” invaso da una molteplice, variegata e colorata squadra giovanile, proveniente da varie parti. C’erano gli scout del clan Roma147, il gruppo scout laici di Roma, il gruppo di Imola 2, oltre ad alcuni componenti della rete Pangea compreso Dada, almeno nella prima parte della mattinata.
E’ stato un po’ complicato organizzare il lavoro in diverse direzioni, ma una volta avviata la barca ha proceduto in piena autonomia.
Martina ha illustrato ai diversi gruppi il Progetto Pangea, nella sua struttura e nella sua evoluzione, oltre a fotografare alcuni momenti da inserire nella pagina facebook.
Il Clan 147 ha portato un mirto che ha riempito un vuoto nella siepe che stiamo costruendo al margine dell’aiuola dell’Europa. A questo punto si sono dedicati soprattutto alla cura integrale di questo spazio, utilizzando anche il tagliaerba che, nel frattempo, Ciro, malgrado il piede fasciato, aveva portato in loco.
Gli scout laici di Roma, molto numerosi, si sono dedicati alla concimazione delle piante, alla pulizia dei viali e delle aiuole, al diserbo attorno alle piante ed alcuni, guidati da Massimiliano, hanno sistemato le aloe, il carpobrotus con pietre, terriccio e sabbia, creando un angolo interessante nell’aiuola dell’Africa.
Il gruppo di Imola, venuti di buonora, con gli attrezzi della Rettoria, hanno cominciato a pulire in modo radicale una parte del cordolo periferico…dove, ahimè, c’era ancora nascosto un mucchietto di “siringhe” di vecchia data….li ho distolti dal proseguire l’operazione e di dedicarsi alla pulizia dell’aiuola dell’Asia.
In mattinata inoltrata si sono presentati due giovani locali, Andrea ed un suo amico che hanno voluto fornire il proprio contributo alla sistemazione del giardino.
Intanto Junus sistemava, con l’assistenza di Enzino, con dei sostegni la maggior parte delle piante che costituiscono le siepi e le arricchiva con terreno fresco.
Oggi, domenica, mentre io fornivo al gruppo di Imola indicazioni per la sistemazione della “Striscia della Bibbia” davanti alla Rettoria, Mirella e Martina accoglievano i romani a Felimetrò per una visita guidata da proseguire al Museo Madre.
Aldo Bifulco (Circolo la Gru)
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